11.5.09

Simulare un microfono d'ambiente per batteria

Ogni studio di registrazione che si rispetti possiede un hot spot in cui posizionare un microfono d'ambiente, particolarmente necessario a dare vita a batterie e percussioni.
L'operazione è fondamentale per ridare profondità al suono troppo diretto dei microfoni puntati su tamburi e piatti. Solitamente si posizionano uno o due microfoni omnidirezionali in un angolo profondo della sala per captarne le riflessioni. La traccia in questione è detta room.

Fattori molto complessi determinano la qualità di questo suono: dalla forma della stanza ai materiali usati per rivestirla e intrappolare le frequenze. Lasciamo queste cose agli ingegneri del suono. Nel nostro piccolo possiamo ottenere qualcosa di molto credibile in qualunque software multitraccia usando la tecnica del double tracking usata per sdoppiare le voci e chitarre in molti dischi dei Beatles.
1. duplichiamo una delle tracce usate per gli overhead
2. aggiungiamo come effetto di insert un equalizzatore parametrico regolato con filtro passa-alti sui 5-7khz e passa-bassi sui 90-150 in modo da tagliare via le frequenze più dirette dei piatti e della cassa. Ovviamente queste frequenze possono variare secondo il gusto.
3. sempre in insert, dotiamoci di un buon reverbero a convoluzione (reverbero non sintetico basato sul campionamento di ambienti reali) come Perfect Space o Waves IR scegliendo un preset di sala o studio a risposta breve ma abbastanza morbida.
4. aggiungiamo un compressore alla catena degli insert, regolato con un treshold molto basso(-18-28db), attacco veloce (4-5ms), rilascio medio(100-200ms) o se preferite, con un preset da mix generico
5. ritardiamo l'attacco della traccia di 4-5 ms per ottenere un leggero rimbalzo tra il suono secco e l'inizio delle riflessioni. Possiamo ottenere questo risultato slittando l'intera traccia o, se il nostro reverbero lo consente, regolandone l'offset.
6. una volta sistemati i plugins sarà necessario intervenire di nuovo per regolare l'equalizzazione, soprattutto per cancellare i suoni troppo sibilanti dei piatti, o per regolare meglio l'offset, ma il risultato spesso stupisce se misceliamo sapientemente questa traccia con le altre di batteria.
In alcuni casi l'operazione rende superfluo l'uso di un reverbero sul bus, soprattutto sui brani più sostenuti, conferendo un sapore vintage alla nostra ripresa digitale.

1 commento :

Anonymous ha detto...

bel tutorial!!