6.1.14

Abolizione del Canone Rai: una bufala che ritorna ogni anno

Qualche giorno fa dilagava una notizia su una sentenza con tanto di data: 30 Dicembre 2013. Ha fatto discutere e tornare di attualità la questione, guarda caso in vista della prossima scadenza del 31 gennaio 2014. Battuta da varie agenzie e rimbalzata sui social di tutta Italia, è bastato poco a renderla un trend topic, tutti rincorrendo la speranza che dietro un ricorso presentato genericamente alla Corte Europea (quale Corte? quella dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo o quella dell'Unione Europea in Lussemburgo?) da un fantomatico cittadino di Maglie (LE) o addirittura dal Parlamento Italiano si celasse la possibilità di evitare una delle tasse più impopolari degli ultimi anni.


Bad news: nessuna sentenza, nessuna abolizione. Nessun principio di illegittimità nella riscossione tributaria o nel merito fiscale della riscossione. Molti siti la riportano ancora impunemente. Onore (e invidia) a chi (ecco il link) ha incrementato le proprie visite con pochi sforzi.

Fin qui nulla di nuovo, ma lo spunto è questo: se milioni di persone possono ingoiare una informazione simile perché passata dai canali dei social media tra un panettone e uno spumante e tanti auguri di buone feste, senza andare oltre il titolo, ma anzi, condividendola in massa, cosa altro è possibile fare ad una massa distratta e informaticamente poco furba?

Il Canone Rai resta e rimane una tassa di possesso di un apparecchio in grado di ricevere trasmissioni, stabilita con Regio Decreto legge n°246 del 1938, anno in cui il monopolio non era certo messo in discussione, visto che le trasmissioni e le infrastrutture erano solo statali.
Fino a poco tempo fa molti cittadini hanno difeso nostalgicamente il pagamento del canone. Era la garanzia di serietà e di continuità di un servizio che non volevano completamente asservito al mercato, e che aveva insegnato l'italiano agli Italiani.

Poi arrivò la TV privata, l'Auditel, il monopolio dei privati, la tv on demand, il calcio tutta la settimana, i reality, l'appiattimento dei programmi, internet, la crisi, i populisti, i complottasti i  chemmenefregaammè.

Chissà se la buonanima di mio nonno lo pagherebbe ancora

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