29.10.13

Guida alla scelta delle cuffie


L'ascolto in cuffia differisce dall'ascolto tramite impianto principalmente perché l'orecchio e' in prossimità della sorgente e quindi il suono diretto prevale su quello riflesso , che viene attenuato ed in alcuni casi eliminato insieme al rumore dell'ambiente. Come conseguenza lo spettro sonoro originario non viene falsato, con beneficio sulla dinamica sonora (differenza tra il livello più basso e quello piu' forte di un evento musicale).una migliore dinamica e definizione porta sicuramente ad un minore sforzo nell'ascolto.
Come difetti abbiamo una netta separazione del fronte stereofonico lontana dall'ascolto naturale umano che come sappiamo utilizza l'ambiente come legante. Inoltre molti individui non tollerano la struttura solida delle cuffie per molto tempo, probabilmente per motivi non legati al peso ma alla forma dei cuscinetti e all'archetto reggicuffia.

La cuffia e' costituita da un archetto alle cui estremità sono posti due padiglioni che contengono i trasduttori elettroacustici chiusi da cuscinetti morbidi.

Il trasduttore può essere elettrodinamico, isodinamico, ortodinamico, elettrostatico ed ad elettrete.
Il trasduttore elettrodinamico, usato nelle cuffie più semplici, riproduce due altoparlanti in piccolo, racchiusi in due contenitori. Troviamo un magnete con trasferro che genera un forte campo magnetico in cui viene immersa una bobina mobile collegata ad una membrana di carta o mylar dalla forma concava o convessa. La corrente di segnale della bobina interagisce col campo magnetico del trasferro facendo muovere la membrana e trasformano l'energia elettrica in acustica.

La membrana convessa offre una migliore rigidità ed una risposta in frequenza piu' uniforme.

Il trasduttore isodinamico e' concepito in modo tale da distribuire gli spostamenti della bobina mobile su tutta la membrana e non solo nella parte centrale, quindi con minori deformazioni della zona centrale dovute a minore energia meccanica accumulata. Come conseguenza si può avere una massa della membrana ridotta avendo un minor pericolo di deformazioni. La membrana di un trasduttore isodinamico e' costituita da un sottile foglio di mylar su cui si appone una serpentina di materiale conduttore che costituisce la bobina mobile. Un altro foglio di mylar si pone sul materiale conduttore e il tutto si piega a caldo ottenendo una forma a fisarmonica. Due piastre perforate magnetiche ed una piastra d'acciaio, che funge da schermo, completano il trasduttore. I segnali elettrici si trasformeranno in segnali acustici dall'interazione della corrente di segnale che percorre la serpentina e le due piastre magnetiche che faranno muovere la membrana. Le minori deformazioni di questa garantiranno una elevata qualità in riproduzione sulle medie ed alte frequenze ma una minore sensibilità rispetto al trasduttore elettrodinamico.

Per sopperire a questa minore sensibilità e' stato introdotto il trasduttore ortodinamico che differisce dal primo per forma del materiale conduttore fatto a spirale invece che a serpentina. Tale spirale e suddivisa in vari elementi isolati tra loro ma collegati in modo tale da far risultare tutte le forze generate interagendo col campo magnetico, in fase. In questo tipo di trasduttore i magneti forati sono circolari e tutta la struttura risulta più leggera e con buona risposta alle frequenze elevate. La membrana più ampia garantisce una buona risposta alle frequenze gravi.

Il trasduttore elettrostatico e' formato da una membrana mobile in mylar metallizzato compresa tra due griglie metalliche. Tra i tre elementi e' applicata una tensione continua tra i 100 e i 200 v che genera un capo elettrostatico con cariche su tre elettrodi. Quando ad esempio il segnale in alternata proveniente da un amplificatore, si sovrappone tramite un trasformatore di accoppiamento alla tensione continua, la membrana per forze di attrazione e repulsione, si muoverà rispetto agli elementi fissi metallici generando onde sonore. Si avra' maggiore qualità sulle alte frequenze per via della leggerezza ed indeformabilità della membrana rispetto ai trasduttori isodinamici ed ortodinamici. Per ovviare all'utilizzo di un trasformatore generante la tensione continua, si e' introdotto il trasduttore ad elettrete. La sua membrana mobile e' di un materiale dielettrico particolare che contiene cariche elettrostatiche al suo interno, ottenute sottoponendolo ad un intenso cambiamento in particolari condizioni di pressione e temperatura. La resa e' paragonabile al miglior trasduttore elettrostatico.

Nessun commento :