Ovviamente PT non interpreta i file nativi di Sonar, ma esistono due metodi validi per passare un brano da una DAW all'altra:
- Esportare un file di interscambio OMF (a mio personale avviso, sconsigliabile)
- Esportare manualmente le tracce RAW e midi (migliore, e vedremo il perchè)
I metodi descritti sono testati su Sonar X1, e Pt 10, ma il metodo 2 - esportazione manuale si può applicare a qualsiasi versione di entrambi perché basato su funzioni elementari delle Daw.
1. Esportare un file di interscambio OMF
Questo metodo è più complicato perchè prevede l'impostazione di numerose funzioni. Il risultato finale dovrebbe essere un file che conserva le tracce audio, le automazioni e i plugins inseriti, ma entrano in gioco così tanti fattori che spesso il risultato finale è incompleto e soggetto ad errori come la mancanza di clip audio non interpretati correttamente.
Conoscenze di base...
Preferibilmente il Sample rate e la profondità in bit dei due sistemi devono coincidere. potranno essere convertite in fase di esportazione, ma evitare le conversioni è sempre meglio.
Il formato OMF non include le tracce video
Preparariamo il progetto da esportare come OMF File
- Una copia di sicurezza è consigliata.
- Se ci sono tracce midi vanno convertite in audio, oppure bisogna salvarle in un file midi standard (Midi type 1)
- Cancelliamo le tracce inutilizzate.
- Per esportare le automazioni come gli inviluppi di volume o pan delle clip e delle tracce è necessario usare i comandi Edit-Bounce to Tracks o Edit-Bounce to Clips per mixare il risultato degli inviluppi in nuove tracce.
- Se vogliamo esportare gi effetti bisogna applicarli sulla traccia Process-Apply Audio Effects
- Annotiamo il tempo del brano
Esportiamo il file OMF
- selezioniamo File | Export | OMF dal menù principale, Appare una finestra di dialogo.
- Scegliamo un nome (max 64 caratteri per la compatibilità ISO CDR), e nel campo Save As Type, scegliamo OMF Version 1 or 2. Nella maggiornaza dei casi andrà bene la seconda
- Opzioni Audio Packaging: scegliamo Embed Audio Within OMF, che include l'audio nel file OMF. In alternativa si può far riferimento ad un percorso su cartella.
- Split Stereo Tracks Into Dual Mono: Se esportiamo un progetto a 24 bit in PT abilitiamo questa opzione perchè alcuni sistemi non supportano file stereo a 24 bit interlacciati.
- Include Archived Tracks: se vogliamo includere anche le tracce archiviate.
- Mix Each Groove Clip As A Separate Clip: se abbiamo creato delle groove clips, dei loop dinamici all'interno del brano ci converrà non spuntare questa opzione, altrimenti verrà renderizzata una clip unica lunga quanto l'insieme delle ripetizioni del loop.
- Audio Format: scegliere il formato in base al sistema verso cui esporteremo, Windows (RIFF Wave) o Mac (AIFC).
- Salviamo per esportare il progetto come OMF.
Il file così com'è dovrà poi essere aperto in Pro Tools, per poi essere salvato in formato .ptx (dalla versione 10 in poi)
2. Esportare manualmente le tracce RAW e midi
Prepariamo le tracce da Sonar
Il metodo descritto é testato su Sonar X1, e Pt 10, ma puó essere applicato a qualsiasi versione di entrambi perché basato su funzioni elementari di qualunque Daw. Non restituirà l'intero mix, ma un buon punto di partenza con tutte le tracce suonate audio e virtuali al loro posto ma senza effetti, volumi, pan etc.
Esportare le singole tracce RAW
In Sonar apriamo il brano interessato, selezioniamo tutte le tracce (CTRL + A) e dal menù esportiamo con File>Export Audio.
La finestra che apparirà ci mostra varie opzioni la cui funzione principale è esportare il mix finale del nostro master. In questo caso ci serviranno le singole tracce, senza i Bus, Panning, effetti o plugins. Dalla voce Source Category selezioniamo Tracks, che ci consentirà di esportare tutte le tracce dalla battuta zero. Lasciamo il tipo di file a Wave, e le opzioni Bit Depth e Sample Rate allo stesso valore che intendiamo utilizzare in PT. Importantissimo è il pannello Mix Enables in cui eliminare tutte le voci con Fx o Sends sia per le tracce che per i bus, Bus Automation e Track Automation, a meno che non vogliamo conservare espressamente alcune di queste funzioni.
Se sulle tracce è stato effettuato un taglio delle clip, o un loop o qualunque operazione di pulizia e compensazione dei volumi delle clip (un processo detto Comping) sarà necessario spuntare clip Automation per conservare il risultati.
Cliccando su Export per confermare otterremo nel percorso prescelto un gruppo di file Wave ognuno numerato e nominato secondo le tracce originali.
Esportare le informazioni midi
Se nel brano non abbiamo solo audio ma anche tracce di strumenti virtuali e arrangiamenti a parti Midi sarà utile esportare la versione Midi, che conserva le note e i controllers da riassegnare nel nuovo brano, ma, cosa più importante, conserverà i Markers che segnano tutta la struttura del brano.
Conclusioni
Riepilogando: il metodo OMF non esporta automazioni e costringe al riversaggio (Bounce) delle clip e all'applicazione degli effetti di traccia e clip se vogliamo conservarli nella nuova DAW. Inoltre non esporta informazioni delle tracce midi, costringendoci comunque ad esportare uno Standard Midi file 1. Dobbiamo poi cancellare le tracce inutilizzate per evitare affollamenti e confusioni.
Il metodo manuale alla fine restituisce lo stesso risultato, ma con meno dubbi e più controllo su quanto sta accadendo. Se teniamo traccia di quali plugin abbiamo utilizzato, delle posizioni pan e del rapporto in volume tra le tracce non ci vorrà molto a riprendere il mix dove lo avevamo lasciato. Dopotutto se stiamo cambiando DAW è perchè vogliamo qualcosa di diverso, no?
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